Tutti i processi naturali avvengono, irreversibilmente, nella stessa direzione temporale. Da un uovo si ottiene facilmente una frittata, ma non viceversa; il calore fluisce sempre dal caldo al freddo; le onde concentriche provocate da un sasso in uno stagno viaggiano sempre dal punto d'impatto verso l'esterno, mai nella direzione opposta; e così fanno le onde elettromagnetiche prodotte da un'antenna, da una candela o da una stella. Sorprendentemente, mano a mano che sondiamo il mondo nelle regioni microscopiche, remote dall'esperienza ordinaria, non troviamo alcuna traccia della freccia del tempo, ma scopriamo che le leggi che governano il mondo atomico e sub-atomico non distinguono tra passato e futuro. Per ogni processo fisico compatibile con le leggi fondamentali della fisica, ne esiste un altro, altrettanto ammissibile, in cui futuro e passato sono scambiati. In altre parole, senza violare alcuna legge fondamentale della fisica, il calore potrebbe fluire dal freddo al caldo e ai bordi di uno stagno si potrebbero formare onde concentriche convergenti verso un punto, dove un sasso emergerà poi dall'acqua. Perché mai non osserviamo niente di tutto questo?
La freccia del tempo
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