L'esperimento LHCb

Beauty Physics at LHC

Immediatamente dopo il Big Bang, circa 14 miliardi di anni fa, l’Universo era costituito da particelle di materia e di antimateria in eguale misura. Subito dopo, l’antimateria scomparve e per questa ragione noi osserviamo un Universo costituito, apparentemente, solo da materia. Perché l’antimateria è scomparsa? I ricercatori contano di poter fare luce su questa caratteristica dell’Universo studiando le particelle e le antiparticelle create nelle collisioni ad altissima energia fra i protoni del Large Hadron Collider (LHC) al CERN, il Laboratorio Europeo per la Fisica delle Particelle. Infatti, in queste collisioni è possibile riprodurre condizioni simili a quelle che si realizzarono immediatamente dopo il Big Bang.

LHCb è uno degli esperimenti operanti all'acceleratore LHC del CERN che studia le proprietà delle particelle contenenti i quarks massicci beauty (b) e charm (c). Le particelle e anti-particelle adroniche costituite da questi quarks, essendo instabili, non esistono nell’Universo attuale, mentre erano presenti nell’Universo primordiale e possono essere riprodotte ed osservate ad LHCb in grandissima quantità. L’esperimento LHCb è stato quindi realizzato per studiare, tra le altre cose, le sottili differenze che particelle ed antiparticelle con beauty possono manifestare, così da comprendere perché la natura preferisca la materia all’antimateria. Inoltre, l'enorme numero di particelle con beauty e charm che possono essere prodotte, permette innumerevoli misure di altissima precisione che possono falsificare modelli teorici e/o produrre indicazioni di nuova fisica, prevista o imprevista.

Un tipico evento LHCb completamente ricostruito durante l'acquisizione dei dati
Un tipico evento LHCb completamente ricostruito durante l'acquisizione dei dati del 9 maggio 2016. Le particelle identificate come pioni, kaoni, ecc. sono mostrate in diversi colori.

La collaborazione LHCb è costituita da 1111 ricercatori, provenienti da 69 diversi istituti università e laboratori di ricerca di 17 diversi stati (dati a gennaio 2015). Alla realizzazione del rivelatore hanno contribuito anche centinaia di tecnici e di ingegneri. Parti del rivelatore sono state realizzate presso i diversi laboratori nazionali, per poi essere assemblate al CERN. In LHCb lavorano dottorandi e giovani ricercatori provenienti da tutto il mondo.
Al LHC del CERN sono operativi altri esperimenti, tra cui ATLAS, CMS e TOTEM.
Gli scienziati italiani hanno sempre dato un enorme contributo, sia teorico che alla fisica delle particelle, al CERN ed al LHC, finanziata, in Italia, dall'INFN e da tantissime Università, Genova inclusa.