Athena (Advanced Telescope for High Energy Astrophysics) è missione dell’ESA per lo sviluppo di un telescopio che andrà a sostituire Chandra e XMM-Newton nell'osservazioni dell'Universo nei raggi X.
Alcuni degli obbiettivi scientifici sono: la misura dell’evoluzione della massa barionica su larga scala tramite l’osservazione di buchi neri supermassicci al centro delle galassie (AGN), lo studio del Warm-Hot Intergalactic Medium (WHIM) e l’osservazione di oggetti compatti, dai buchi neri alle stelle di neutroni e i Gamma Ray Burst, con la possibilità di effettuare fisica multimessaggera con onde gravitazionali e neutrini.
In particolare, a Genova avvengono lo sviluppo, la fabbricazione e i primi test del rivelatore di anticoincidenza dello strumento ad altissima risoluzione spettrale (X-IFU, 2eV a 6keV) che andrà a collocarsi un millimetro al di sotto del rivelatore principale prodotto dalla NASA. Il lavoro è parte fondamentale del progetto poiché senza di esso non si riuscirebbe a distinguere le sorgenti astrofisiche più lontane o più deboli dal fondo cosmico.
La grande innovatività del rivelatore è la tecnologia TES (Transition Edge Sensor) per cui, sfruttando la transizione superconduttiva a temperature criogeniche (100 mK), si resce a ottenere sensibilità ai più piccoli segnali. Lo sviluppo e i test dei vari prototipi con techniche di deposizione in ultra-alto vuoto, microlitografia in camera pulita, misure con criostati a bassissima temperatura e collaborazione con varie aziende e enti di ricerca si propone di far avanzare il TRL (Technology Readiness Level) dei rivelatori fino al lancio nello spazio.