Le batterie quantistiche beneficiano di interazioni in competizione

In un recente articolo pubblicato sulla rivista Physical Review Letters (https://journals.aps.org/prl/abstract/10.1103/PhysRevLett.133.197001), Riccardo Grazi, Daniel Sacco Shaikh, Maura Sassetti, Niccolò Traverso Ziani e Dario Ferraro, del Dipartimento di Fisica dell'Università di Genova, hanno dimostrato teoricamente una connessione tra le proprietà di sistemi quantistici complessi a temperatura nulla e la loro capacità di immagazzinare energia.

Left panel. Phase diagram of the dimerized XY chain. Right panel. Energy stored in the chain as a function of time after a sudden change of the dimerization.
A sinistra. Diagramma di fase del modello investigato (catena di spin XY dimerizzata). A destra. Energia immagazzinata nella catena in funzione del tempo a seguito di una repentina variazione della dimerizzazione.

Più nello specifico, hanno considerato sistemi quantistici che sono caratterizzati, a bassissima temperatura, da ordini in competizione come come il paramagnetismo e il ferromagnetismo. Tale competizione può essere sfruttata per migliorare la stabilità dell'energia immagazinata nei sistemi quantistici. I loro risultati potrebbero portare a interessanti progressi nello sviluppo di batterie quantistiche, dispositivi miniaturizzati che sono in grado di immagazzinare energia a livello quantistico e che possono quindi essere naturalmente integrate in piattaforme quantistiche rilevanti per applicazioni tecnologiche.

L'articolo è stato riassunto su siti web di divulgazione scientifica, come phys.org (https://phys.org/news/2024-11-quantum-battery-external-field.html)