GLB-12, una ‘globina’ coinvolta nel mantenimento della fertilità

Nel laboratorio di Biocristallografia (prof. A. Pesce) del dipartimento di Fisica è stata determinata, tramite diffrazione dei raggi X, la struttura tridimensionale dell’emoproteina Glb-12, localizzata in zone specifiche dell’apparato riproduttivo del nematode C. elegans e responsabile del mantenimento della sua fertilità. In particolare, lo studio evidenzia come il sito attivo di una proteina apparentemente deputata al trasporto di ossigeno possa convertirsi in un produttore di radicali liberi, innescando un processo vitale ad oggi sconosciuto. I radicali liberi sono infatti generalmente considerati composti pericolosi, responsabili di danni molecolari e dell’invecchiamento cellulare. In alcuni casi, però, essi possono agire come molecole segnale per importanti processi biologici. Lo studio pubblicato dimostra per la prima volta che una globina promuove la formazione di un gradiente ossido-riduttivo trans-membrana nelle cellule germinali, essenziale per la fertilità di C. elegans.

La scoperta nel modello C. elegans pone stimolanti domande sul coinvolgimento nella fertilità di varianti di globine recentemente identificate anche negli organismi superiori e nell’uomo.

La scoperta si deve a uno studio internazionale condotto dalle Università di Genova, Statale di Milano, di Ghent e di Anversa, pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature Communications.

De Henau et al., A redox signalling globin is essential for reproduction in Caenorhabditis elegans. Nature Communications, 2015, DOI: 10.1038/ncomms9782