Quello che gli occhi non vedono

  • Dipartimento di Fisica - Aula Magna

Relatori

Prof. Alberto Diaspro
Dipartimento di Fisica

Dettagli

Cosa hanno in comune un aforisma di Yogi Berra, giocatore di baseball americano, e la leggendaria lettura tenuta al Caltech nel 1959 da Richard Feynman, laureato Nobel per la Fisica nel 1965? "Baterebbe osservare!" esortano entrambi. Racconteremo di quello che gli occhi non vedono come non l’avete mai neanche immaginato. Useremo un pezzo di vetro e la luce dell’arcobaleno per osservare il vivente alla nano-scala, quella del DNA e delle proteine, mentre avviene. Daremo ai nostri occhi dei super poteri. “Basterebbe osservare” per capire il vivente. L’occhio permette un dettaglio del decimo di millimetro ma la vita si svolge sulla scala del miliardesimo di metro tra DNA e proteine, cellule, tessuti e organi. Con un pezzo di vetro curvo e i colori dell’arcobaleno penetreremo nel vivente come nessun altro può fare e sveleremo i segreti della vita. Dal microscopio di Galilei arriveremo ai super microscopi per muoverci nelle 4 dimensioni dello spazio e del tempo. Investigheremo il vivente raccogliendone i messaggi portati dalla luce visibile, quella sotto la quale viviamo il quotidiano. I nostri occhi vedranno oltre l’immaginabile e saremo pittori puntinisti di paesaggi molecolari, semplicemente usando un vetro curvo per guidare la luce tra il rosso e il blu. Nella lezione di Feynman una considerazione è il grimaldello per la conoscenza: "la materia è fatta di atomi".