Il 15 ottobre 1945 Conversi, Pancini e Piccioni inviarono al Physical Review i risultati di un esperimento sull'arresto dei raggi cosmici penetranti in un assorbitore di ferro. A prima vista i risultati sembravano confermare i calcoli di Araki e Tomonaga basati sull'identificazione delle particelle penetranti con quelle responsabili del legame nucleare secondo Yukawa. Ma i dati mostravano anche tracce di un comportamento anomalo delle particelle negative che avrebbero dovuto essere completamente assorbite dai nuclei di ferro, ma invece sembravano esserlo solo parzialmente. Gli autori non si pronunciavano sul fenomeno considerando la possibilità di effetti strumentali. Un anno dopo gli stessi autori comunicavano i risultati di un nuovo esperimento condotto con un assorbitore di grafite in cui il comportamento anomalo delle particelle negative appariva con tutta evidenza. Questo escludeva l'interpretazione Yukawiana delle particelle penetranti che sarebbero state successivamente identificate con un elettrone pesante, la particella mu.