Miracolo a via Panisperna

Nel marzo del 1934 Enrico Fermi scopriva la  radioattività indotta da neutroni in due elementi, Alluminio e  Fluoro, successivamente estesa a molti altri elementi. Per questa scoperta, assieme a quella dell’ottobre successivo sull’effetto del rallentamento dei neutroni nell’attivare le varie sostanze, a Fermi veniva conferito nel 1938 il premio Nobel per la Fisica. Era il secondo Premio Nobel dato a un Italiano in questa disciplina, dopo quello a Guglielmo Marconi nel 1909. Sulle modalità con cui è giunto a questa scoperta che ha del miracoloso,  Fermi non si è mai pronunciato. Le uniche informazioni che ci ha dato riguardano l’apparato sperimentale usato e i risultati ottenuti, e sono contenute in una breve “Lettera” a  “La Ricerca Scientifica”, rivista ufficiale del Consiglio Nazionale delle Ricerche, datata 25 marzo 1934.

Nel giugno 2002 abbiamo individuato ad Avellino, presso la Biblioteca dell’Istituto per Geometri “Oscar D’Agostino”, tra i vari documenti appartenuti a Oscar D’Agostino, “il Chimico del Gruppo di  via Panisperna”, un quaderno di laboratorio di Fermi che copre proprio il periodo marzo-aprile 1934.  Sia le date riportate, sia i contenuti consentono di identificare il quaderno come “il primo quaderno del Nobel”. Esso , infatti,  copre tutto il lavoro di scoperta della radioattività indotta da neutroni, consentendoci una ricostruzione dettagliata di tutti i passi fatti da Fermi, i suoi ritmi di lavoro, le sue scelte metodologiche, la nascita del “Gruppo di via Panisperna”. Insomma ci consente di capire come è stata fatta una scoperta da premio Nobel, un premio Nobel tutto italiano.

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